Prima casa: aumentano le donazioni da genitori a figli

Sono in crescita nel primo semestre di quest’anno le donazioni di immobili, a dimostrazione del fatto che gli italiani continuano a preferire la donazione come strumento di distribuzione del patrimonio in famiglia. A rilevarlo il Rapporto dati statistici notarili curato dal Consiglio Nazionale del Notariato — scrive la Repubblica — che fornisce l’analisi più completa sul tema poiché per tutte le donazioni, con l’unica eccezione di quelle di modico valore, è obbligatorio l’utilizzo dell’atto pubblico. Di rilievo, oltre agli immobili anche l’incremento delle donazioni di aziende. Le donazioni  di case e terreni restano più comuni al Sud, dove si concentrano oltre il 35% di tutti gli atti del primo semestre di quest’anno rispetto al primo semestre 2018. Fanno eccezione a questa tendenza la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige in cui la percentuale di donazioni in rapporto al numero di abitanti è tra le più alte d’Italia. Di rilievo poi, l’incremento intorno all’11%  in Umbria, Calabria e Sardegna. In generale l’immobile più donato rimane il fabbricato (53,54% del totale) e nel raffronto con il primo semestre 2018 le percentuali relative alle donazioni di fabbricati in piena proprietà e in usufrutto subiscono un incremento rispettivamente del 4,11% e del 3,06%, mentre scendono leggermente quelle della nuda proprietà (-1,15%). Risultano invece sostanzialmente stabili le donazioni di terreni agricoli, e si conferma in generale la tendenza a donare ai figli maschi i terreni agricoli, e alle femmine l’usufrutto dei fabbricati.

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